Dicembre e gennaio? Meno male che è Natale!
Pubblicato da Cecilia Roccatagliata il
Dicembre: periodo di luci, feste, regali e allegria. Teoricamente. La realtà? Stress, per tutto: i regali, gli addobbi, gli auguri, il cibo, il traffico per strada, pensare come passare il Natale, il Capodanno, l’Epifania, ... Gli unici che veramente festeggiano sono i bambini, gli adulti no.
Anche le aziende non se la passano bene. Tralasciando tutte quelle che sono strettamente legate al Natale come i negozi che straripano di persone intente negli acquisti natalizi, le aziende in questo periodo hanno un bel da fare tra tredicesime da pagare, scadenze da rispettare, merce da inventariare, ... E anche quello che dovrebbe essere la nota positiva come la chiusura aziendale per il periodo natalizio, può diventare un’ansia che si aggiunge a tutto il resto. Un po’ come succede alla Giovanardi Farmaceutici.
Se da una parte gli ordini che arrivano abitualmente subiscono un calo implicando meno lavoro, dall’altra aumenta tutto il resto. Si parte con le tredicesime che non possono mancare, visto che è il giusto ringraziamenti per l’impegno che i dipendenti mettono nel proprio lavoro. Poi arrivano le scadenze da rispettare e la contabilità da aggiornare, le quotazioni da fare e la pianificazione per l’anno successivo, la comunicazione da impostare e riordinare il magazzino per prepararlo all’inventario di gennaio: il tutto entro il 23 dicembre, momento in cui l’azienda vi saluterà e si prenderà un periodo di meritato riposo. Ma prima si convive con l’ansia di lasciarsi qualcosa indietro, di dimenticare di fare una telefonata o di mandare un’email importante, di avere la sensazione costante di avere troppe cose da fare e poco tempo a disposizione.
E se dicembre è un mese impegnativo perché serve all’azienda per prepararsi a gennaio, il primo mese dell’anno riserva un periodo ancora più difficile perché ci saranno da chiudere i bilanci e da fare l’inventario, oltre che rispondere alle richieste arrivate durante la pausa natalizia e rimettersi in pari con tutto ciò che si può accumulare in quindici giorni di vacanze.
Ma Natale è sempre Natale e tutto ha un’atmosfera diversa, tutto è più magico e qualunque cosa succeda a lavoro non potrà mai rovinare questo periodo dell’anno.
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